Responsabili

Campi Saharawi e territori liberati

Finalità del viaggio:

Il viaggio, come qualsiasi viaggio di turismo responsabile, si ispira a principi di equità economica, tolleranza, rispetto, conoscenza, incontro. E' importante essere consapevoli che un viaggio di questo tipo ha delle valenze ulteriori al mero "fare turismo". Innanzitutto vuole essere un modo per rilanciare realmente le economie locali dei paesi di destinazione, sviluppando un settore importante come quello turistico, trasmettendo professionalità alle associazioni con cui si collabora e lasciando quasi tutti i profitti alle popolazioni locali a differenza di un turismo di massa che esporta quasi la totalità della spesa turistica. E' importante quindi sapere che il denaro speso si configura come un reale aiuto per le popolazioni e le comunità visitate e il viaggio di per sè costituisce una forma di cooperazione. In secondo luogo esalta l'incontro con le popolazioni locali come momento centrale dell'esperienza turistica rendendo il viaggio un'imperdibile occasione di confronto tra diverse culture, di conoscenza di un altro popolo, delle sue tradizioni, dei suoi usi e costumi, sotto un'ottica di scambio culturale. Infine vuole essere una possibilità di capire realmente una cultura diversa dalla propria, entrando in contatto diretto con la realtà sociale di un paese, con le difficoltà, spesso anche i drammi che vivono i popoli e condividendo le loro speranze di cambiamento. Un'esperienza di questo tipo permette di arrivare ad una consapevolezza degli enormi squilibri esistenti tra Nord e Sud del mondo e di operare un lavoro di introspezione personale e di gruppo tanto che spesso dopo questi viaggi si creano dei piccoli gruppi che autonomamente appoggiano piccoli progetti di solidarietà. Il valore aggiunto di questa forma di turismo aumenta ulteriormente quando una quota specifica della spesa totale viene destinata ad un progetto di cooperazione e sviluppo, includendo nell'esperienza la possibilità di visitare la comunità che beneficerà dell'appoggio e della solidarietà internazionale, riuscendo così, attraverso un incontro diretto, a capire l'esigenza e la necessità di questo appoggio.

Campi profughi Saharawi
Tutto questo naturalmente senza trascurare il lato più propriamente turistico dell'esperienza, quindi conoscendo un nuovo paese, visitando siti archeologici di enorme interesse, camminando all' interno della giungla, scendendo sui fiumi all'interno di spettacolari canyon, visitando bellissime città. Questi viaggi generalmente sono caratterizzati dalla presenza un accompagnatore che funge soprattutto da mediatore culturale e punto di riferimento per il gruppo e dall'utilizzo per il pernottamento di case private, ostelli, pensioni locali e accampamenti cercando per quanto possibile sistemazioni accoglienti. Può capitare, soprattutto quando il viaggio prevede la permanenza di qualche giorno in comunità indigene, di pernottare in tenda o in accampamenti non sempre comodissimi: si richiede in questo caso un po' di spirito di adattamento, che verrà comunque ricompensato dal valore dell'esperienza.

Il viaggio

Il popolo Saharawi è riuscito a creare uno Stato regolato da tutte le sue istituzioni grazie alla forza di volontà, alla solidarietà e alla cooperazione internazionale.

Tutto ciò nonostante le dure condizioni climatiche cui è sottoposto e la mancanza di risorse. Anche se esule da 32 anni, questo popolo non ha mai dimenticato il proprio patrimonio culturale, conservandone le più tipiche tradizioni anno dopo anno e dimostrando nello stesso tempo una grande apertura culturale. I Saharawi sono felici di accogliere tra di loro gli stranieri, di mostrare la propria cultura e soprattutto parlare della loro storia. Ecco che l'esperienza di viaggio acquista un valore particolare perchè permetterà di conoscere a fondo i progetti in corso per migliorare le condizioni di vita dei Saharawi, attraverso le visite ai musei e le spiegazioni delle guide locali. Permetterà di comprendere il passato del popolo ma anche di vivere il suo presente attraverso il contatto diretto con le persone nei luoghi del viaggio.

L'itinerario comprende sia i campi profughi algerini sia i territori liberati (Bihr Lelhu, Tifariti), entrambi posti sotto il governo della RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica). I campi profughi Saharawi si trovano a circa un'ora di distanza da Tindouf, città algerina situata nel Sud-Ovest del Paese, vicina ai confini con Marocco e Mauritania. Lì vivono da oltre 30 anni come rifugiati duecentomila profughi saharawi. Questo popolo è fuggito dall'occupazione marocchina del Sahara Occidentale iniziata nel 1975, in seguito al ritiro delle truppe colonizzatrici spagnole. I campi profughi in Algeria sono composti da quattro insediamenti distinti chiamati "wilaya". Queste quattro province hanno il nome delle città del Sahara Spagnolo occupate. Passando di "wilaya" in "wilaya" avremo l'occasione di conoscere le abitudini quotidiane dei Saharawi ospitati nelle tende, bevendo il tè e giocando con i bambini.

Turismo responsabile in questo viaggio:

Il nostro viaggio prevede la partecipazione ad alcune esperienze che ci porteranno a conoscere da vicino PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE che si stanno svolgendo nei campi. E' prevista una visita a un "laboratorio a impatto zero" (progetto CIRPS e SaharaMarathon) che fabbrica degli oggetti (medaglie) a partire da materiali di scarto. Saremo sensibilizzati all'importante problema della gestione dei rifiuti nei campi. A Dajla potremo farci un'idea della situazione sanitaria nei campi visitando un ospedale. Quanto alla favolosa energia delle donne Saharawi, che per anni hanno preso in mano tutta la gestione dei campi, ne potremo capire tutto il senso visitando una cooperativa di donne.

TESTIMONIANZE:

Quest'iniziativa di turismo è la prima di questo genere, ma da 7 anni si svolge una maratona nei campi profughi saharawi. I partecipanti vengono non solo per l'evento sportivo, effettuano anche un programma "turistico".

Troverete in seguito alcuni commenti dei partecipanti alla maratona:
"Un'esperienza molto commovente. Uno shock totale vedendo le condizioni di vita di questo popolo. Non ho mai visto un popolo così felice, anche se vivendo sotto tali condizioni di stress".
"Una vacanza così ti lascia il segno e la voglia di tornare. Forse ho capito il senso del mal d'Africa.  È stata un'esperienza nuova e straordinaria".
"La gentilezza e la dignità del popolo Saharawi hanno reso questo viaggio un insegnamento di vita e mi hanno arricchito di un dono inaspettato e prezioso".

Il viaggio proposto è completamente via terra.

1^ giorno (28 dicembre): ITALIA/TINDOUF

Partenza da Roma per Algeri, con volo di linea. Arrivo nel pomeriggio. Visita di Algeri nel pomeriggio in autobus e cena libera. Ritorno in aeroporto per il volo delle 22.45 con destinazione Tindouf. Arrivo a Tindouf all'1.05. Trasferimento a Smara in jeep con sistemazione e notte in famiglia.

2^ giorno (29 dicembre): IMMERSIONE NEL PRESENTE DELLA VITA DEL POPOLO SAHARAWI

La mattinata è lasciata libera per permettere di riposarsi e di conoscere la famiglia ospitante. Dopo aver condiviso i primi pasti saharawi, ci troveremo per andare nel villaggio vicino (una "wilaya" chiamata Scuola 27 febbraio) a visitare il Museo Nazionale Saharawi. Con l'aiuto di una guida locale sarete immersi nella storia del popolo Saharawi. Visiteremo anche il "laboratorio a impatto zero", nato da un progetto di cooperazione legato alla sensibilizzazione alla raccolta dei rifiuti. Per apprezzare la bellezza del Sahara, andremo a vedere il tramonto sulle dune di sabbia, davanti ad una tazza di tè. Raggiungeremo quindi le nostre famiglie per condividere la cena con loro.

3^ giorno (30 dicembre): SMARA/DAJLA

In mattinata, dopo aver salutato la nostra famiglia, che ritroveremo alla fine del soggiorno, partiremo in jeep per Dajla. La "riposante Dajla", con la sua oasi e il suo ritmo di vita più calmo, è la wilaya più isolata, che si trova 180 km più a Sud. Durante il tragitto potremo ammirare i bellissimi paesaggi desertici e fare una sosta alla "valle della luna", caratterizzata da singolari paesaggi lunari. Arriveremo nel primo pomeriggio e saremo accolti in famiglia con un pranzo. Avremo tempo per ambientarci e conoscere i nostri nuovi ospiti, condividendo un tè e iniziandoci all'arte dell'hennè. Renderemo visita ad un personaggio carismatico della wilaya, che possiede una collezione privata archeologica ed avrà interessanti storie da raccontarci. Ceneremo infine in famiglia.

4^giorno (31 dicembre): CAPODANNO SOTTO LE STELLE

Durante la mattinata incontreremo la guida della wilaya, che ci accompagnerà a visitare l'ospedale, l'orto e l'oasi e ci parlerà del ritmo e dello stile di vita di Dajla. Dopo esserci rilassati in famiglia ed aver condiviso l'ultimo pranzo dell'anno con i nostri ospiti, partiremo nel pomeriggio per le dune di Dajla. Una passeggiata in cammello sulle dune ci permetterà di avvicinarci in un altro modo alla vita nomade del deserto. Prima di cominciare la serata, ciascuno potrà godere intimamente del tramonto, della singolarità e del silenzio del deserto. Festeggeremo la serata del 31 con una cena nomade ed uno spettacolo di musica e danza tradizionale saharawi. La notte verrà trascorsa a seconda delle preferenze di ognuno sotto le stelle o sotto la jaima (tenda saharawi).

5^ giorno (1 gennaio): ATTRAVERSO IL DESERTO. DAJLA/TIFARITI.

Dopo esserci svegliati con la luce del giorno, faremo colazione e lasceremo le dune per partire per il nostro viaggio nel deserto dei territori liberati. Il lungo percorso in jeep ci permetterà di osservare la diversità dei paesaggi e dei colori del deserto. Faremo una sosta a Bihr Lehlu, unico "villaggio di passaggio", dove consumeremo il nostro pranzo. Riprenderemo il nostro viaggio per arrivare in serata a Tifariti.

6^ giorno (2 gennaio): VISITA ALLE PITTURE RUPESTRI

La nostra giornata sarà dedicata a delle scoperte archeologiche. Osserveremo delle stupende pitture rupestri situate all'interno di caverne nel sito di Rekeiz Lemgasen. Le pitture non sono segnalate, per cui dovremo partire alla loro ricerca con l'aiuto del nostro archeologo. La loro scoperta regala l'emozione dei primi esploratori. Il pomeriggio sarà consacrato alle visite di tombe megalitiche. Tornando a Tifariti, visiteremo il museo di Tifariti incentrato sulla vita tradizionale nomade. Ci immergeremo in questo mondo durante la serata, quando potremo gustare una cena tipica e lo svolgimento di "laboratori partecipativi" (taller), lasciando la possibilità a ciascuno di imparare a fare il tè, a cucinare il pane nella terra, a mettere la melfa, a partecipare ai giochi tradizionali saharawi.

7^ giorno (3 gennaio): DESERTO E VITA NOMADE. TIFARITI/SLUGILLA

Partiremo di mattina per attraversare un altro pezzo del deserto fino alla zona archeologica di Sluguilla. Faremo una sosta per pranzare nella stessa famiglia nomade di Bihr Lelhu che ci aveva accolto all'andata. Arriveremo ad inizio serata nei dintorni di Sluguilla e continueremo la nostra "notte nomade".

8^ giorno (4 gennaio): VISITA ARCHEOLOGICA.

Visita della zona archeologica di Sluguilla con le spiegazioni del nostro archeologo. Dopo pranzo, riprenderemo le jeep per un paio di ore, il tempo di raggiungere il campo di Smara. Ritroveremo le nostre famiglie e avremo la serata libera da trascorrere con loro.

9^ giorno (5 gennaio): RABUNI E STORIA DEL CONFLITTO.

Dopo esserci riposati dalla nostra spedizione nel deserto e aver ritrovato l'ospitalità delle famiglie, ci ritroveremo al mattino per visitare il centro AFAPREDESA (Asociacion de Familiares de Presos y Desaparecidos Sahrauis) e il Museo della Guerra, i quali ci saranno presentati dettagliatamente da due guide locali. Queste ultime visite ci permetteranno di comprendere meglio la realtà del conflitto Saharawi. Sarà anche l'occasione di visitare un'altra wilaya (villaggio), Rabuni, dove sono installati il Governo e tutti gli enti governativi. Il pranzo si consumerà in famiglia e il pomeriggio verrà lasciato libero per permettere di fare acquisti ed esplorare le stradine di Smara. Ceneremo insieme in un ristorante prima di partire per l'aeroporto. Volo per Algeri alle 2.10.
10^ giorno (6 gennaio): TINDOUF-ALGERI-ROMA.
Arrivo in prima mattinata ad Algeri (4.10). Per chi lo desidera c'è la possibilità di prenotare una camera d'albergo per riposarsi qualche ora. Partenza da Algeri alle 13.30 per Roma.



Il programma di viaggio può subire variazioni sia per quanto riguarda gli incontri che l'itinerario. Tali modificazioni possono essere determinate dalla momentanea indisponibilità delle comunità ospitanti o da variazioni delle condizioni sociali ed ambientali che si determinano nel momento in cui si effettua il viaggio.
In particolar modo, in relazione alle date del viaggio, sarà possibile inserire una visita alla comunità di Todos Santos Chuchumatanes e al suo bellissimo mercato che si svolge solo di sabato, o alla cittadina di Chajul.

A chi è consigliato:

Questo turismo comunitario e di solidarietà è indirizzato a chi ama la conoscenza e l'incontro con altri popoli, religioni, usi e costumi. All'esperienza di vita in famiglia si aggiunge una peculiare avventura nel deserto con la scoperta di meravigliosi siti archeologici. Le condizioni di vita sono difficili, legate alla situazione di un campo profughi. E' quindi richiesto un notevole spirito di adattamento, ripagato dalla possibilità di conoscere un popolo affascinante e la sua storia "travagliata".

Sistemazione:

L'alloggio si farà sempre presso famiglie ospitanti, un mezzo che permette di dare un diretto introito economico alle famiglie stesse, senza frapporre intermediari. Si tratta di un aiuto economico indispensabile dopo la diminuzione degli aiuti alimentari indirizzati a questo popolo. Per finire, è importante avere in mente che partecipare a questo viaggio ricopre un ruolo importante, quello di aumentare la visibilità del popolo Saharawi e conoscere la storia di questo conflitto dimenticato da tutti.

VISTO
Per ritirare il visto algerino occorrono: passaporto con almeno 6 mesi di validità dalla data di rientro, 2 foto tessera, 50 euro, e il modulo compilato della richiesta di visto (scaricabile da http://www.algerianembassy.it/site-home/service_file/visas.htm). La procedura si esegue interamente tramite gli uffici della rappresentanza della RASD a Roma (via Principe Eugenio 31, interno 16, 00185 Roma, Hammada) e non presso il consolato algerino. Occorrono almeno dieci giorni di attesa. Comunque seguiremo noi la procedura per la richiesta.

ASPETTI PRATICI
Tutti i trasporti interni si svolgono con un fuoristrada 4X4 con un solo autista per tutto il viaggio ed un massimo di 5 persone per macchina. La quasi totalità del percorso si svolgerà su strade sterrate. Il viaggio più difficile e stancante è quello tra Dajla e Tifariti, per la sua lunghezza. Per facilitarlo, abbiamo previsto una lunga sosta per pranzo per potersi riposare. Durante il viaggio in 4X4 nel deserto si potranno fare varie soste a richiesta: l'idea è di godere a pieno dei vari paesaggi del deserto.Il nostro viaggio non prevede in nessuna delle località che si visitano dei lunghi tratti di percorso a piedi.

GUIDE-ACCOMPAGNAMENTO
Il viaggio è effettuato con due accompagnatori italiani per tutto il percorso e una guida locale saharawi che parla italiano ed è esperto in archeologia. Il coordinatore del viaggio è Cécile Rousset, è dottoranda presso il CIRPS (Centro interuniversitario per lo sviluppo sostenibile) dell'Università della Sapienza e sta lavorando da due anni sullo sviluppo del turismo responsabile presso il popolo Saharawi. L'altro accompagnatore, Mattia Durli, ha un'esperienza di otto anni nell'organizzazione della SaharaMarathon. Gli accompagnatori parleranno italiano, spagnolo, francese ed inglese. Esiste la possibilità che il gruppo sia multinazionale.

ALTRE INFORMAZIONI
Per ragioni tecnico organizzative il programma potrà subire delle variazioni, senza subire tuttavia alterazione delle visite programmate.

PERNOTTAMENTI
Pernottamenti quasi sempre con famiglie Saharawi, per le quali è necessario uno spirito di adattamento. Fatta esclusione per la notte in tenda, in cui il gruppo resterà unito, si dormirà in gruppi di tre - quattro persone (a Smara e Dajla), in piccoli edifici in muratura su dei materassini abbastanza confortevoli. Le famiglie sono fornite di cuscini ed indumenti per dormire. È però consigliato portare con sè il sacco a pelo. Bisogna tenere in conto che la privacy è molto limitata e che l'esperienza si vive in collettività. A livello d'igiene personale bisogna sapere che non c'è acqua corrente e i bagni sono delle latrine "alla turca". Le famiglie metteranno a disposizione delle bacinelle di acqua per permettere di lavarsi.

CIBO
Il vitto è assicurato dalle famiglie saharawi. Si fa presente che la varietà dei menù risulta limitata. Il piatto più comune è il couscous con semola di grano duro, accompagnato da verdure e carne di cammello. Patate, riso, pasta, pane, pollo, cammello e capra sono gli ingredienti più comuni. I piatti sono semplici (essendo un campo profughi) ma abbondanti. Ovviamente, bisogna evitare di consumare frutta e verdura crude. Le famiglie sono comunque preparate e informate sulle norme di igiene da rispettare. I partecipanti riceveranno acqua da bere in bottiglia. Immancabile in tutte le occasioni sarà il tè. Esso costituisce un momento sociale ed è segno dell'ospitalità del popolo Saharawi. È cortesia berne almeno tre bicchieri: il primo è amaro come la vita, il secondo dolce come l'amore, il terzo soave come la morte. I pranzi sono previsti nei ristoranti degli stessi alberghi dove si pernotta.

MANCE
Al momento della valutazione delle spese aggiuntive sotto forma di fondi personali sono da considerare le mance che di prassi il gruppo può lasciare alle famiglie ospitanti (o regali in questo caso) o allo staff locale (guide, autisti,...). Prima di lasciare mance in denaro raccomandiamo di consultare gli accompagnatori per valutarne insieme l'opportunità: ai campi anche poco denaro può causare disparità sociali notevoli, è sempre meglio optare per piccoli regali.

CLIMA
A dicembre le notti nel deserto sono fredde. Di giorno però le temperature sono miti: vanno da 12° ai 25° centigradi (con una media di 14°) e possono raggiungere anche i 26°. Riassunto dei dati meteorologici del Dicembre 2006: Temperatura massima: 26,5° Temperatura minima: 4,9° Temperatura media: 14,1° Precipitazione totale :0 mm

DISPOSIZIONI SANITARIE
Nessuna vaccinazione supplementare è richiesta.

LA SALUTE DURANTE IL VIAGGIO
Nei campi non si trovano medicinali. Gli organizzatori porteranno un kit di pronto soccorso, però è vivamente consigliato portare con sè i medicinali di base. I problemi intestinali sono i più comuni. Pertanto si consiglia di portare prodotti come Imodium - Aspirina - Paracetamolo. Non serve l'amuchina. Può essere utile portare un disinfettante per le mani (senza acqua) per limitare i problemi dovuti ai batteri.

PRECAUZIONI IGIENICHE
In viaggio è sempre bene tenere presenti alcune semplici regole igienico-sanitarie atte a prevenire quelle problematiche determinate dal cambiamento di clima, ambiente, abitudini alimentari, che ogni viaggiatore esperto ha fatto proprie: -non bere mai acqua che non sia bollita o acqua e bevande che non siano contenute in bottiglie sigillate; -evitare l'uso del ghiaccio; -evitare il latte e i suoi derivati, salvo che siano stati preventivamente pastorizzati; -evitare il consumo di verdure, carne e pesci crudi e preferire la frutta che si deve sbucciare; -non acquistare cibo dagli ambulanti.

ABBIGLIAMENTO
Vestiti leggeri per il giorno, ma anche classico "abbigliamento a cipolla". Vestiti caldi per le serate. Vestiario pesante per la notte nelle dune. Scarpe comode. Inoltre si consiglia di dotarsi di torcia elettrica e medicinali di uso personale. La religione del popolo sahrawi è islamica, vissuta in maniera tollerante e ben lontana da ogni fondamentalismo. Per rispetto alla cultura locale, è meglio che uomini e donne abbiano le gambe e le spalle coperte.

VALUTA
La valuta usata di più nei campi è il dinaro algerino (il cambio al momento della pubblicazione era: 1 euro = 94,83DZD). L'utilizzo delle Carte di Credito internazionali è impossibile. Si consiglia pertanto di munirsi di valuta locale già all'arrivo all'aeroporto dove è disponibile un efficiente ufficio di cambio. Il cambio nei campi è possibile ma nettamente più sconveniente.

LINGUA
I saharawi parlano hassaniya, lingua molto vicina all'arabo classico. Essendo il Sahara Occidentale una ex-colonia spagnola, lo spagnolo è la lingua straniera più diffusa. Grazieo alla similitudine tra lo spagnolo e l'italiano, i problemi di comunicazione sono ridotti.

ELETTRICITA'
Non è assicurato che si potrà avere accesso alla corrente elettrica (solo in alcuni casi). Prendete le vostre disposizioni (pile, batterie piene) per necessitare il meno possibile dell'uso della corrente elettrica.

PREFISSI TELEFONICI
Per telefonare dall'Italia il prefisso è 00213. Per telefonare in Italia dall'Etiopia il prefisso internazionale è 0039. In una minoranza di luoghi, i cellulari italiani prendono una rete ed è quindi possibile chiamare o mandare messagi. Comunque, è possibile chiamare dalle cabine pubbliche nei campi centrali e a Dajla. Vi ricordiamo che durante il viaggio nei territori liberati non sarà possibile comunicare con l'estero (tra il primo e il quattro gennaio).

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SUL VOLO AEREO
Il volo di andata e ritorno costa a partire da 630 euro e prevede due voli di linea (uno internazionale e uno interno) con una corrispondenza ad Algeri.


Partenze 2008:
Dal 18 aprile al 27 aprile
Dal 17 ottobre al 26 ottobre
Dal 27 dicembre 2008 al 5 gennaio 2009

Le date si riferiscono ai viaggi di gruppo, in alcuni casi è possibile fare richiesta per effettuare viaggi in altri periodi. Verrà in tal caso contattato il corrispondente locale e vagliata la possibilità di partire ugualmente.


Le date sono indicative, sebbene i cambi di data possono al massimo variare di uno/due giorni in base alle disponibilità dei vettori aerei.
Le date si riferiscono ai viaggi di gruppo, in alcuni casi è possibile fare richiesta per effettuare viaggi in altri periodi. Verrà in tal caso contattato il corrispondente locale e vagliata la possibilità di partire ugualmente.
Nel caso di effettuazione di un viaggio di gruppo (min. 6 persone) in data diversa da quelle previste, è possibile ottenere la presenza dell'accompagnatore italiano (condizionatamente alla disponibilità dell'accompagnatore).

Scarica il documento in formato word.


Per le condizioni contrattuali, consultate il sito internet o richiedetele direttamente in agenzia. Le stesse condizioni sono depositate presso la Provincia di Verona all'ufficio del turismo.

NOTA BENE: Si raccomanda di accertarsi di essere in possesso di tutti i documenti necessari all'effettuazione del viaggio.
In particolare è indispensabile avere passaporto in corso di validità (verificare che ci sia la validità minima richiesta dai diversi paesi) e, dove richiesto, il visto.
Inoltre assicuratevi di essere in regola con le eventuali vaccinazioni obbligatorie.