Veneto: Recoaro e dintorni
1° giorno, giovedì: Arrivo ed escursione “Sentiero dei Grandi Alberi” e laghetto Creme
Arrivo con mezzi propri presso Recoaro Terme entro le ore 10.00 e sistemazione bagagli. Partenza alle ore 11.00 per raggiungere Recoaro Mille. (da Recoaro Terme salire a San Quirico, svoltare a sinistra in direzione Recoaro Mille e parcheggiare l’auto di fronte l’hotel Castiglieri). Il percorso attraversa interamente il dolce Altipiano delle Montagnole, ai piedi del versante settentrionale della lunga dorsale delle Tre Croci. Bellissima e facile escursione dove si incontrano alberi maestosi, vecchie malghe e baite, pascoli, laghetti e scorci di guglie, pareti e vaji tra i più caratteristici della zona.
Dopo aver parcheggiato nel grande piazzale di fronte l’hotel, continuare su strada asfaltata per 500m fino ad imboccare sulla sinistra il sentiero 120 (Grandi Alberi). Si prosegue su bosco in sali e scendi. Si incontrano in successione malga Anghebe (m 1160), malga Podeme (m 1080), malga Pace, malga Rove Alta. Dopo quest’ultima malga il sentiero sale fino ad incrociare il bivio per il Passo Ristele, proseguire dritto sempre per il sentiero 120 per facile mulattiera militare fino raggiungere il Rif. Cesare Battisti alla Gazza. (Consiglio: dopo Malga Podeme scendere per il sentiero sulla destra che porta al laghetto Creme o Sea del Risso). Ritorno per il sentiero di andata.
Gino Duilio Soldà, nome di battaglia "Paolo" (Valdagno, 8 marzo 1907 – Recoaro Terme, 8 novembre 1989), è stato un alpinista e partigiano. Ha iniziato su queste montagne la pratica dell'alpinismo, ha partecipato alla spedizione del 1954 al K2.
2°giorno, venerdì: Monte Zevola
Partenza alle ore 8.00 per raggiungere con mezzi propri il Rif. Cesare Battisti dove si parcheggia la macchina. Da qui si parte a piedi fino alla cima del Monte Zevola da dove si può godere di uno stupendo panorama a 360°. Da una parte si ha un’ottima visuale sul Monte Carega e Monte Pasubio, dall’altra su tutto l’Altopiano della Lessinia.
Dal Rif. Battisti seguire il sentiero n.110 verso il Passo della Lora che parte a fianco del rifugio. Si sale per tornanti su una mulattiera comoda con pendenza moderata. L’ultimo tratto si fa più ripido e si arriva alla forcella del Passo della Lora (o Passo Tre Croci) da dove si può avere un’ampia visuale sulla Val d’Illasi e sui Monti Lessini. Da qui si prosegue verso sinistra in moderata pendenza verso il Passo Zevola. Dal passo si segue sulla sinistra il sentiero ripido ed erboso che porta fino alla croce (anticima) del Monte Zevola. A 5 min di cammino si arriva alla vetta più alta a quota 1976m. Da qui si ha uno stupendo panorama a 360°. Ritorno per lo stesso sentiero di andata.
3°giorno, sabato: Cima Carega
Partenza ore 8.00 per raggiungere il Rif. Campogrosso dove si parcheggia l’auto. Bellissima e impegnativa escursione che arriva alla Cima del Monte Carega, a quota 2259m da cui si può ammirare buona parte dei monti trentini fino allo Stelvio e alle Dolomiti, con scorci sull'altopiano della Lessinia e la Val d'Adige, oltre la quale s'intuisce il lago di Garda.
Dal Rif. Campogrosso proseguire per la strada in direzione ovest. Dopo 100 m circa sulla sinistra prendere il sentiero n.157 (E5) che porta al Boale dei Fondi e poi a Cima Carega. La prima parte si sviluppa all’interno del bosco su sentiero facile e ben segnato. Si entra poi nel Boale dei Fondi e inizia una salita faticosa e ripida. Verso l'uscita a Bocchetta dei Fondi il sentiero diviene roccioso con tratti su cenge e roccette un po' esposte ma non difficili. Si può percorrere il sentiero alto, subito a destra della bocchetta, un po' più aereo ma non difficile e praticamente senza dislivelli, oppure scendere brevemente e raggiungere il sentiero più in basso, facile e pianeggiante che verso destra conduce a bocchetta Mosca. Da qui il paesaggio cambia e diventa lunare e con un ultimo valico si arriva al Rif. Fraccaroli il quale si trova a poche decine di metri sotto la Cima della Carega. Rientro per lo stesso percorso dell’andata.
4°giorno, domenica: giornata libera e rientro
Prima di rientrare, se il tempo lo permette, consigliamo la visita della Montagna Spaccata, un piccolo gioiello nascosto delle Prealpi Vicentine, a Recoaro Terme. (come raggiungerla: prima di Recoaro Terme si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Recoaro Mille e dopo qualche chilometro si trova sulla curva il bar ristorante dove si
acquistano i biglietti per l'ingresso.). La montagna spaccata è un'ampia fenditura scavata nella roccia dal torrente Torrazzo, che scende con cascate e piccoli laghetti dal pianoro sovrastate. Un percorso attrezzato con scale e passarelle permette di risalire il torrente. L’itinerario è semplice e dura all’incirca 30 min. a/r. Il biglietto si acquista al
bar a 5€ e ad ogni persona verrà dato un caschetto per l’intera camminata. (apertura dalle 10.00 alle 22.00).
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