Nativi d'America
"Quando la terra fu creata con tutti
i suoi esseri viventi, l'intenzione del
Creatore non era di renderla vivibile
solo agli uomini. Siamo stati messi
al mondo insieme ai nostri fratelli e
sorelle, con quelli che hanno quattro
zampe, con quelli che volano e con
quelli che nuotano. Tutte queste forme
di vita, anche il più piccolo filo d'erba
e il più grosso degli alberi, formano
con noi una grande famiglia. Tutti noi
siamo fratelli e ugualmente importanti
in questa terra."
(Dal ringraziamento degli Irochesi)
Nell'immaginario collettivo del mondo bianco il West è sempre stato più mitico che reale, un luogo del sogno e della libertà, lo sconfinato orizzonte verso cui dirigersi per sfuggire alle limitazioni e alle restrizioni imposte dal mondo "civile", il luogo dove rifarsi una vita. Negli anni Sessanta e Settanta siamo cresciuti immaginando un West raffazzonato, fatto di cactus e pali totemici, di "teepee" degli indiani delle praterie piazzati nel deserto e di Navajo del Sud-Ovest che inseguono il bisonte fra la neve. Quel West è la menzogna che è stata inventata per coprire uno dei più grandi genocidi della storia dell'uomo, un olocausto che ancora oggi viene ignorato dai più.
Il West esiste ancora. Esiste ancora la terra degli "Indiani", frammentata in centinaia di riserve sparse tra Canada e Stati Uniti.
Gli Indiani oggi non si chiamano più indiani, ma NATIVI AMERICANI, correggendo lo storico e tragico errore di Cristoforo Colombo che credeva di essere approdato in Asia.
Certo, il Popolo Rosso è fatto anche di contraddizioni stridenti, di alcolismo e di disoccupazione, di terribili lotte fratricide, di inadattabilità alla società moderna, ma è anche un popolo che ha resistito a cinquecento anni di genocidio culturale e fisico. E, come accade in ogni luogo di grande insegnamento spirituale e di potere, le contraddizioni e le ombre permettono l'esistenza di grandi luci e di grandi speranze.
Nel nostro viaggio andremo a visitare alcune delle terre dei popoli Hualapai, Navajo, Hopi e Jicarilla Apache. Conosceremo le meraviglie delle loro terre, fatte di meravigliosi Canyon, formazioni rocciose strabilianti, paesaggi e panorami che ricorderemo per molto tempo, ma soprattutto cercheremo di entrare nelle loro terre e nella loro quotidianità con uno spirito di viaggio aperto e flessibile, in linea con la loro cultura.